Erano mesi che mio marito veniva spedito in giro per la Toscana a fare esami di controllo. Non si sentiva bene, era sempre infreddolito, aveva sempre sonno, non aveva forze e non aveva mai fame.
Le varie TAC, risonanze magnetiche, l’elettromiografia non ci dicevano niente di allarmante, niente per cui essere curato. Lui è un diabetico di tipo 2 e il suo diabete era ed è tenuto costantemente sotto controllo. Insomma io lo vedevo dimagrire, cambiare colore al viso.
Una notte l’ho sentito andare in bagno e dopo poco ho sentito un tonfo e poi un altro, l’ho chiamato ma non ho ricevuto risposta, mi sono alzata di colpo e lui era a terra svenuto con la testa sanguinante. Ho chiamato l’ambulanza ed è stato ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale di Portoferraio. Qui la solerzia e la professionalità dei medici e degli infermieri ha evidenziato finalmente cosa succedeva nel corpo di mio marito. Lo hanno sottoposto a tanti esami e dopo una gastroscopia e un esame del sangue è emersa una forte anemia causata da un lipoma sanguinante nello stomaco.
Subito trasfusioni, protezioni e idratazione.
Una volta ricoverato in chirurgia affronta una nuova gastroscopia e qui avviene un miracolo, non so come e perché ma al suo esame era presente il dott. Manta il primario di gastroenterologia dell’ospedale di Livorno e la sua presenza ha cambiato la prospettiva di vita di mio marito.
Mi hanno riferito che doveva essere operato e che con molta probabilità lo avrebbe operato il dott. Manta con la sua equipe all’ospedale di Livorno e così il primo di luglio avviene l’intervento.
Dott. Manta, Lei e la sua equipe avete fatto un miracolo chirurgico, tramite endoscopia avete tolto il lipoma intero di ben 8 cm. dallo stomaco di mio marito. Sono state ore lunghe di grande attesa per me e nostro figlio. Per lei e la sua equipe saranno state ore di grande impegno. Avevate nelle vostre mani la possibilità di dimostrare che la chirurgia può eccellere senza lasciare dolore o tracce esterne di ferite.
Grazie per la vostra grande capacità, per la vostra saggezza e per la straordinaria umanità per sapere interagire col paziente con una semplicità di comunicazione che fa sentire il paziente partecipe, non oggetto, di questa eccellente avventura chirurgica.
Grazie ancora dal profondo del cuore
Graziana Rossi






